Biathlon: la Norvegia vince la staffetta maschile di Oestersund, Italia sesta

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Biathloncoppa del mondo 25/26

Biathlon: la Norvegia vince la staffetta maschile di Oestersund, Italia sesta

Il quartetto azzurro viaggia a tre cilindri con le ottime frazioni di Braunhofer, Lukas Hofer e Giacomel mentre Didier Bionaz ha ancora problemi al tiro. 

Il vento intensificatosi dopo il termine della staffetta femminile trasforma la frazione di lancio della prova maschile in una lotteria soprattutto nella sessione di tiro in piedi. A estrarre il biglietto vincente è il norvegese Uldal (0+4) che si presenta al cambio con 26 secondi di vantaggio su un ottimo Patrick Braunhofer (0+1). A poco meno di 40 secondi l'austriaco Eder (0+2) e il belga Florent Claude (0+3). Soffre il francese Fabien Claude (2+5) che si ritrova a 1.04.6, peggio va al tedesco Strelow (0+5) che non paga penalità ma trascorre una eternità in piazzola ed è a 1.48.4 al cambio. Naufraga lo svedese Brandt (3+6) a due minuti dalla testa. 

In seconda frazione il ventidueenne norvegese Isak Frey (0+0) mette in scena la solidità del veterano che non è e sfrutta il calo del vento per allungare nei confronti del resto della compagnia e arrivare al cambio di metà gara con 50 secondi di vantaggio sull'ottimo Lukas Hofer (0+3) e su Quentin Fillon Maillet (0+1) che riporta la Francia in alto. Poco dietro l'austriaco Komatz (0+2). Le atlre squadre sono oltre il minuto e mezzo con il tedesco Riethmueller (0+1) a 1.51.3 insieme allo svedese Nelin (0+2).

La terza frazione ristabilisce le gerarchie con le grandi potenze della specialità in prima fila. Laegreid (0+3) mantiene un vantaggio di un minuto su Jacquelin (1+3) che paga un giro di penalità a terra. Il tedesco Nawrath ( 0+0) è terzo al cambio a 1.15.3 con Ponsiluoma (0+5) che rilancia la Svezia, quarta a 1.26.2 insieme allo statunitense Campbell Wright (0+3) che ha il miglior tempo di frazione. Crolla nel poligono in piedi Didier Bionaz (3+4) e l'Italia scivola in nona posizione a 2.35.0.

La gara si riapre nella sessione a terra dell'ultimo giro dove Christiansen paga un giro di penalità e si ritrova con Samuelsson e Perrot in un fazzoletto di secondi. In piedi il norvegese non sbaglia e mantiene 9 secondi di vantaggio sul francese per l'ultimo giro e 25 sullo svedese. Giacomel (0+2) non può far meglio che risalire in sesta posizione. 

Si impone la Norvegia (1+10) con 15.3 secondi di vantaggio sulla Francia (3+11) e 24.7 secondi sulla Svezia (3+14). E' quarta la Germania (0+9) a 55.7, quinti gli Stati Uniti (2+14) a 1.25.0 e sesta l'Italia (3+10) a 1.55.4.

 

 

 

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