Vinatzer convinto: "Un po' rotondo in alto, ci siamo". De Aliprandini in lacrime, ma che reazione. Bravo Borsotti

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Vinatzer convinto: "Un po' rotondo in alto, ci siamo". De Aliprandini in lacrime, ma che reazione. Bravo Borsotti

A metà gara del gigante di Val d'Isère gli azzurri ci sono, tre nei quindici (e si qualifica anche Della Vite) con il gardenese 6°, di nuovo vicino al podio come a Beaver Creek. L'ex vice campione del mondo, 12°, fatica a parlare dopo quanto successo alla compagna Michelle Gisin.

Una prima manche convincente, in attesa di una seconda da brividi (al via dalle ore 13.00), con Stefan Brennsteiner che non potrà certo difendere un margine non troppo ampio su rivali di qualità enorme, per un gigante di Val d’Isère che parla anche italiano.

Quattro pass sui sei a disposizione (era quasi impossibile con quei numeri per Kastlunger e Talacci), con Pippo Della Vite che ripartirà per primo degli uomini di coach Pini, 25° a 1”86 dall’austriaco al comando, poi toccherà a Giovanni Borsotti, ottimo 14° a 1”42, a Luca De Aliprandini, 12° a 1”35, e Alex Vinatzer gran 6° a 73 centesimi, 4 decimi dal podio proprio come a Beaver Creek.

De Aliprandini non ha avuto la forza di parlare ai microfoni di Rai Sport, comprensibile dopo quanto accaduto due giorni fa alla compagna Michelle Gisin: l’inviato Ettore Giovannelli ha testimoniato della commozione di Luca uscendo dal parterre (l’ex vice iridato ha promesso che si presenterà alle interviste nel post gara), mentre Vinatzer è parso sempre più convinto dei suoi mezzi e, in un contesto totalmente differente rispetto alla Birds of Prey, il gardenese è stato davvero bravo a portare a casa una manche del genere.

“E’ la mia miglior prima di gigante come piazzamento – ha detto Alex a Rai Sport – Nel primo pezzo ho voluto sciare troppo pulito, la neve era stupenda ma rischiavi di addormentarti, sono stato un pelo rotondo ma sempre solido. E sotto ho alzato la marcia, nella 2^ manche tutta buia bisognerà stringere i denti. Il distacco dal podio? Ci riprovo!”.

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