Il gigante di Val d'Isère vede crollare Brennsteiner, l'iridato di slalom precede un super Aerni e Odermatt. Della Vite rimonta sino alla top 15, retrocede De Aliprandini (commovente il suo post gara parlando della compagna Gisin) e che peccato l'uscita di Borsotti.
Un inferno di neve e ghiaccio, domato dalla pulizia di sciata di un rinato Loic Meillard, che ribalta tutto nella manche decisiva sulla “Face de Bellevarde” e si sblocca in stagione, aprendo una strepitosa tripletta della Svizzera in gigante, tutt’altro che inedita visto che l’ultima era arrivata solo lo scorso 15 marzo in quel di Hafjell.
Nove mesi più tardi, la Val d’Isère è tutta rossocrociata, con il campione del mondo di slalom (oggi all’ottavo centro in Coppa del Mondo, il sesto tra le porte larghe) che risale dal 5° di metà gara, quando pagava 57 centesimi da Stefan Brennsteiner, in una manche complicatissima al buio del tremendo pendio transalpino e con tanta curva, disegnata dal tecnico dei tedeschi.
Magistrale da cima a fondo, in controllo dove gli sci partivano da tutte le parti, per resistere di 18 centesimi ad uno straripante Luca Aerni: il veterano elvetico, che fu 4° qui nella bufera di un anno fa, si regala il primo podio in gigante risalendo dalla 13^ piazza e anticipando sua maestà Marco Odermatt, che puntava dritto alla cinquina consecutiva sulla “Face” e al trionfo numero 50 nel massimo circuito come Alberto Tomba, ma pasticcia ad attacco muro nel momento in cui, nella 1^ manche (conclusa al 4° posto, con un decimo di margine su Meillard), aveva fatto la differenza, incastrandosi con il para avambraccio su una porta e perdendo tempo e ritmo, pur lottando come un leone sino alla fine.
E arriverà comunque, a soli 33 centesimi dal compagno di squadra, il suo podio numero 93 per completare la festa degli svizzeri, mentre è solo amaro il finale di norvegesi e austriaci.
Timon Haugan, super 3° dopo la manche d’apertura, è comunque solido 4° a 0”42, cinque centesimi davanti a Brennsteiner, che scivola in un paio di occasioni nella prova verità (affrontata col pettorale rosso, ora solo di Odermatt con 15 pt sul salisburghese) e vede svanire la possibilità del secondo successo nel giro di poche settimane e in carriera.
Alle sue spalle, un’altra super rimonta, dopo Beaver Creek in casa, per River Radamus da 21° a 6°, regolando Lucas Pinheiro Braathen, oggi abbastanza anonimo e 7° a 0”59, con Alex Vinatzer a 6 centesimi dal brasiliano; innanzitutto va sottolineato che il gardenese sembra davvero un altro in gigante, in grande sicurezza e capace di centrare sempre le prime otto posizioni nelle prime quattro prove stagionali, ma come dirà lui stesso nell’immediato post gara, “ho buttato via un’occasione”.
Con la qualità mostrata nella 1^ manche (certo, questa 2^ era un’altra storia e quasi tutti sono andati in difficoltà), era possibile anche fare saltare il banco visto che Re Odermatt ha concesso qualcosa, ad ogni modo altro risultato di livello battendo Patrick Feurstein e la rivelazione Ryder Sarchett, classe 2003 statunitense che fu iridato jr di specialità meno di due anni fa, alla prima top ten guadagnando 13 piazze nella seconda.
Kristoffersen, invece, ne perde ben nove rotolando dal 2° all’11° posto, distante 91 centesimi con una discesa decisiva molto complicata per l’asso norge reduce da due podi in gigante. La Germania ride, evidentemente la tracciatura della 2^ manche ha funzionato, con Gratz 12° e il duo Stockinger-Schmid, risalito rispettivamente dal 28° e 26° crono della 1^, ex-aequo a due centesimi dal compagno. Arriva a 0”04 dalla top 12, invece, Pippo Della Vite (solo 1”18 di ritardo complessivo in una gara tiratissima), e oggi si può dire che il 15° strappato dal bergamasco rappresenti un segnale in chiave futura.
Venticinquesimo, il 24enne talento azzurro che aveva cominciato male questa stagione olimpica, attacca, sbaglia ma ha l’atteggiamento giusto per prendersi il best stagionale, che sarebbe stato probabilmente tale anche per Giovanni Borsotti (14° al giro di boa), uscito sul più bello mentre stava provando ad esaltarsi su un pendio dove ha spesso fatto benissimo.
E Luca De Aliprandini, 12° questa mattina, ci prova davvero in tutti i modi, in una giornata per lui difficilissima a 48 ore dall’incidente della compagna. Non riusciva neanche a parlare il campione trentino, ai microfoni di Rai Sport, pensando a Michelle (che fortunatamente sta meglio), alla fine sarà 26° (+ 1”83), con tanti big lontani, almeno in termini di posizione, dal vertice: Haaser e Schwarz sono ancora sotto standard, 16° e 18°, McGrath rimonta poco per chiudere 17°, Kranjec torna nel buio (20°) e se Pinturault scende dal gran 9° della prima al 22° finale, fa ancora peggio Tumler che era 7° e sarà 23° appena davanti a Zubcic.
Domenica lo slalom: 1^ manche alle 9.30, la 2^ dalle 13.00.
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GIGANTE MASCHILE – VAL D’ISERE
1° Loic Meillard in 2’10”07
2° Luca Aerni + 0”18
3° Marco Odermatt + 0”33
4° Timon Haugan + 0”42
5° Stefan Brennsteiner + 0”47
6° River Radamus + 0”54
7° Lucas Pinheiro Braathen + 0”59
8° Alex Vinatzer + 0”65
9° Patrick Feurstein + 0”69
10° Ryder Sarchett + 0”77
15° Filippo Della Vite + 1”18
26° Luca De Aliprandini + 1”83
DNF2 Giovanni Borsotti
DNQ Tobias Kastlunger
DNQ Simon Talacci
Slalom Gigante Maschile Val d'Isere (FRA)
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Sabato 13 Dicembre, 10:05BOLLETTINO NEVE
| LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
|---|---|---|
| Carezza al lago | 13/13 | 30-50 cm |
| Alpe di Siusi | 21/24 | 20-50 cm |
| Folgaria | 18/20 | 15-30 cm |
| Passo Costalunga | 13/13 | 30-50 cm |
| Courmayeur | 18/18 | 20-70 cm |
| Plan de Corones | 32/34 | 10-50 cm |
| Selva di Val Gardena | 72/80 | 20-50 cm |
| Racines Giovo | 7/8 | 5-27 cm |
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MEILLARD Loic
ODERMATT Marco







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