Paris e una gara più difficile: "Oggi non sono stato fluido, un gran peccato perchè l'occasione era ghiotta"

Dopo il trionfo di venerdì, era lecito attendersi anche il possibile bis da Dominik Paris sulla “sua” Olympiabakken, ma gara-2 in quel di Kvitfjell è stata un po’ diversa rispetto alla discesa del giorno precedente.

Mai davvero a suo agio come invece 24 ore prima, il 35enne campione della Val d’Ultimo ha dovuto accontentarsi del 6° posto nel giorno della nuova tripletta degli svizzeri, ieri invece battuti dall’asso azzurro. “Oggi le sensazioni erano migliori in termini di risposta dello sci sulla neve, ma io non ho sciato bene – ha raccontato a Rai Sport con la solita franchezza – Non fluido abbastanza con questa visibilità, ho sbagliato da cima a fondo non riuscendo a tenere il tempo con le onde del terreno. Peccato perché era un’altra grande possibilità. Il super-g? E’ una pista che so come affrontare anche in quella disciplina”.

In casa Italia però è stata un’ottava discesa di CdM con due grandi risultati come quelli di Nicolò Molteni, 14° proprio come 3 anni fa sulla stessa pista (miglior risultato in carriera eguagliato quindi dal comasco), e Benjamin Alliod 16° e mai così in alto. Entrambi appena alle spalle di Florian Schieder, buon 13° dopo il 18° di venerdì. “Sì, è un po’ fastidioso vedere sempre tre svizzeri davanti – scherza il nativo di Castelrotto nell’intervista con Ettore Giovannelli – Bisogna solo sciare meglio, la pista teneva maggiormente rispetto a ieri ed è andata tutto sommato bene.

Peccato per il pettorale (16, ndr), di nuovo non il massimo, ma sopra ho fatto qualche errorino che paghi subito, mentre nella parte bassa penso di aver fatto decisamente bene. Prendo il positivo di questa gara”.