Ghedina, l'uomo jet per eccellenza dice la sua: "I materiali sono troppo performanti e bisogna aumentare gli spazi di fuga"

Foto di Redazione
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinociao matteo

Ghedina, l'uomo jet per eccellenza dice la sua: "I materiali sono troppo performanti e bisogna aumentare gli spazi di fuga"

Con la scomparsa di Matteo Franzoso gli interrogativi sul tema sicurezza si moltiplicano e il campione cortinese ha parlato all'Ansa delle problematiche principali legate al settore velocità (ma non solo a quello).

“Se facessi ancora discesa libera oggi, confesso che non vorrei mai che i nuovi sci venissero cambiati, danno l’adrenalina della velocità. Ma la verità è che sono troppo veloci, specie in curva. Ed è ora di cambiarli”.

Parola di Kristian Ghedina, il jet d’Ampezzo, forse in assoluto l’uomo simbolo dell’espressione pura della velocità, spericolato e spettacolare; intervistato dall’Ansa, sul dramma legato alla morte di Matteo Franzoso il campione di Cortina non ha nascosto le sue perplessità e le soluzioni necessarie per migliorare la sicurezza in discesa, ma in senso assoluto sulle piste, specialmente in quelle da allenamento perché il caso di La Parva è tutt’altro che una fatalità, come purtroppo già emerso nelle ore successive all’incidente di sabato. “Impattare un muro o un albero può essere mortale già a 40-50 all’ora - dice ancora il “Ghedo” - In allenamento si arriva anche a 120 km/h: eliminare del tutto il rischio non è possibile, ma bisogna fare qualcosa.

È necessario aumentare gli spazi di fuga e migliorare le reti di protezione. Si potrebbe trovare un sistema per fare piste sempre più sicure ma farlo al 100% è praticamente impossibile. E si potrebbe tornare indietro utilizzando dei materiali che non permettano più di creare velocità in curva: oggi quando fai forza sterzante e sei in grado di sopportare la forza centrifuga prendi velocità e diventi una fionda”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
168
Consensi sui social

Più letti in scialpino

Hector prima di Colturi, Scheib col n° 6: la startlist del gigante di Copper. E dopo le 15, subito Goggia e Shiffrin

Hector prima di Colturi, Scheib col n° 6: la startlist del gigante di Copper. E dopo le 15, subito Goggia e Shiffrin

Oggi va in scena la seconda gara della Coppa del Mondo femminile tra le porte larghe: 1^ manche alle ore 18.00 con la campionessa olimpica ad aprire prima di Lara, che sogna il primo trionfo dopo i due secondi posti in slalom. Alla lunga lista di infortunate, nella prima gara senza Gut-Behrami, si aggiunge AJ Hurt: cinque le azzurre al cancelletto, partiranno nelle trenta anche Zenere, Della Mea, Collomb e Ghisalberti.