Granerud non sbaglia a Bischofshofen e conquista la Tournée dei quattro trampolini, battuto Kubacki

Quello del norvegese è stato un autentico dominio, iniziato con la doppietta tedesca, ottenuta vincendo quattro serie su quattro tra Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen, e proseguito con il secondo posto di Innsbruck, in scia al rivale numero uno: Dawid Kubacki. 

Halvor Egner Granerud succede nell’albo d’oro a Ryoyu Kobayashi, vincitore nel 2021/22, e Kamil Stoch, primo nel 2020/21, e riporta l’aquila d’oro in Norvegia a distanza di sedici anni dall’ultimo successo, quello ottenuto nell’edizione 2006/07 da Anders Jacobsen. Nella storia della Tournée dei quattro trampolini si tratta del successo numero 11 per la Norvegia.

A Bischofshofen Granerud non ha tremato, mettendo le cose in chiaro sin dalla prima serie, vinta con un margine minimo, di 1.1 pti, su Anze Lanisek e quasi 5 lunghezze sul diretto avversario per la vittoria finale, Dawid Kubacki, con Kraft e Hayboeck appena dietro e in piena lotta per la zona podio.

Nel secondo atto Kubacki ha provato ad alzare l’asticella, arrivando a 140 m, ma Lanisek si è difeso e con un salto di un metro inferiore ha mantenuto la piazza d’onore, mentre davanti Granerud ha dimostrato di essere di un altro pianeta, superando il punto HS partendo da una stanga più bassa rispetto ai rivali: 143.5 m e una dimostrazione di forza impressionante. In torale sono state sette su otto le serie vinte nel corso delle quattro gare. Dominio.

Con Lanisek secondo di giornata a 7.9 pti e Kubacki terzo (secondo nella classifica finale della Tournée a oltre 30 lunghezze da Granerud), sono finiti ai piedi del podio Hayboeck 4° e Hoerl 5°, mentre Kraft ha "bucato" il secondo salto chiudendo addirittura 14°. Sesta piazza per Kamil Stoch, davanti a Peter Prevc 7°, Manuel Fettner 8°, con Zajc e Zyla a completare la top 10. 

Nulla hanno potuto gli azzurri Bresadola e Insam, alle prese nella prima serie contro Robert Johansson e Michael Hayboeck. Nonostante avversari ostici si sono comunque ben difesi, chiudendo tra i primi 40. Insam con un salto di 126.5 m è finito 35°, mentre Giovanni Bresadola ha chiuso 40°. Era stato invece eliminato in qualificazione Francesco Cecon.