La quarta renna di Mikaela Shiffrin? Si chiamerà Ingemar: "Il mio omaggio ad uno dei più grandi di sempre"

La quarta renna di Mikaela Shiffrin? Si chiamerà Ingemar: 'Il mio omaggio ad uno dei più grandi di sempre'
Info foto

2019 Getty Images

Sci Alpinoil personaggio

La quarta renna di Mikaela Shiffrin? Si chiamerà Ingemar: "Il mio omaggio ad uno dei più grandi di sempre"

La campionessa statunitense ha scelto un nome... speciale, dopo aver battuto il record dei 40 slalom di Stenmark.

Se Henrik Kristoffersen, oggi pomeriggio dopo il suo secondo successo nello slalom di Levi, ha scelto “Trenki” per il nome della renna donata al vincitore, Mikaela Shiffrin è andata... controcorrente.

La superstar del Colorado, ha annunciato infatti sui social che la sua quarta renna, dopo Rudolph nel 2013, Sven nel 2016 e Mr. Gru nel 2018, si chiamerà... Ingemar. Sì, proprio in omaggio a colui che ha superato in termini di numero di slalom vinti in Coppa del Mondo, con Mikaela salita a quota 41 e quindi a più 1 su Stenmark.

Ho pensato a questo nome nel dopo gara, quando mi hanno parlato del record – ha spiegato Shiffrin – Per prima cosa, però, ho voluto chiedere il permesso al diretto interessato... E poi è vero, ora ho questo primato, ma per me è stata una gara normale e penso solo che Stenmark sia stato migliore, non lo vedo certamente come rompere o togliere un record.

Quindi, voglio omaggiare così uno dei più grandi sciatori di sempre”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
253
Consensi sui social

Ultimi in scialpino

A Beaver Creek un primo training soffertissimo: tra neve e vento, Odermatt davanti e buoni riscontri da Paris

A Beaver Creek un primo training soffertissimo: tra neve e vento, Odermatt davanti e buoni riscontri da Paris

Ci sono volute quasi 3h30' con una lunghissima interruzione dopo la prova di Paris, che chiuderà quinto, per la prima delle due opportunità che viene portata a casa, verso le discese di giovedì e venerdì sulla Birds of Prey (accorciata): il leader della generale fa la differenza sul ripido e precede Seger, Bailet, Hemetsberger e il faro azzurro, nella top ten dei migliori tempi anche Schieder. Kriechmayr, polemica per la mancanza dell'elisoccorso.