Il caso Colturi ha portato la FISI a cambiare strategia partendo da Trocker e D'Antonio? "Nì", storie diverse ma destini simili

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Il caso Colturi ha portato la FISI a cambiare strategia partendo da Trocker e D'Antonio? "Nì", storie diverse ma destini simili

La scelta di fare debuttare in Coppa del Mondo (sabato e domenica a Semmering) Anna e Giada, subito protagoniste a livello FIS ma senza aver disputato alcuna gara di Coppa Europa (ma la trasferta per la Nor-Am Cup ha un peso non indifferente), segna indubbiamente un cambiamento rispetto al passato, ma quanto accaduto nel 2022 con Lara Colturi, per una chiara volontà di proseguire il percorso agonistico con un proprio staff (partendo dai genitori), è storia differente. L'altoatesina e la campana saranno già pronte? Gli indicatori dicono di sì...

Un cambio di rotta, per evitare di subire un caso clamoroso come quello di Lara Colturi, finita a gareggiare per l’Albania senza mai indossare la tuta azzurra?

In parte sì, ma dietro la decisione della FISI di lanciare in Coppa del Mondo da giovanissime Anna Trocker e Giada D’Antonio, impegnate rispettivamente nel gigante di sabato e nello slalom di domenica in quel di Semmering, ci sono storie diverse anche se i destini, visto il talento delle due ragazze in questione, potrebbero essere simili a quello della valsusina, naturalmente rimanendo in casa Italia.

Nata il 23 dicembre 2008 l’altoatesina cresciuta nel Seiser Alm, che ieri ha festeggiato il 17° compleanno con la notizia della prima convocazione nel massimo circuito, il 28 maggio 2009 la campana di scuola Sci Club Vesuvio, che esordirà quindi in CdM a 16 anni come Colturi, che in realtà avrebbe debuttato a Soelden quando ancora non era arrivata a festeggiare quella età, ma che cominciò l’avventura a Levi quattro giorni dopo il compleanno (il 19 novembre 2022, Lara è nata il 15 del mese), vista la cancellazione del gigante sul Rettenbach.

Lara, Anna e Giada che sono unite dal fatto di non aver mai disputato una gara di Coppa Europa (ma rimanendo in ambito nazionale, è assolutamente possibile che ci sia qualche appuntamento per le due azzurrine nel circuito continentale dopo Semmering), ma se la piemontese che gareggia per l’Albania ha vissuto tutta l’estate di tre anni fa nel circuito sudamericano per fare le prime esperienze, Trocker e D’Antonio hanno affrontato una trasferta molto importante, non solo per i punti FIS, a Copper Mountain con tre gare di Nor-Am Cup di assoluto livello vista la partecipazione.

La storia, come detto, è differente perché la famiglia Colturi ha deciso di proseguire un percorso, già avviato da giovanissima con un team, guidato appunto dai genitori Daniela e Alessandro, dedicato per Lara e che dava la massima fiducia all’atleta, piuttosto che “ricominciare da zero” all’interno dello staff federale.

Scelta discutibile o meno, quella di chiedere alla federazione albanese, nel maggio 2022, di poter scendere in pista per la nazione balcanica.

Anna Trocker e Giada D’Antonio sono state inserite, la scorsa primavera, nel nuovo Gruppo Giovani, che di fatto è la vecchia squadra “C”: struttura della nazionale per entrambe, con la napoletana di San Sebastiano al Vesuvio che, dalla sua terra, ha deciso di trasferirsi a Predazzo, seguita da mamma Sandra e con la FISI che ha permesso a Carlo Ceccato, lo storico tecnico della “Black Panther”, di continuare a lavorare con lei.

L’altoatesina, dal canto suo, trattandosi di una 2008 aveva già cominciato il percorso a livello FIS nella stagione 2024/25, vincendo subito le NJR in Val Gardena e in Val Senales tra gigante e slalom, prima di cominciare questo primo inverno da azzurra a tutti gli effetti con tre uscite tra Pfelders e Solda, prima di esplodere davvero a Copper Mountain, visto che Anna in Nor-Am Cup ha fatto cose strepitose, con pettorali non impossibili ma neppure ideali, chiudendo 5^ e 2^ nei due giganti (nella gara bis ad un passo da un’atleta affermata come Franziska Gritsch) e trionfando nello slalom conclusivo, ex-aequo con la canadese Bennett e firmando 15 pti FIS.

Due giorni fa, Trocker (che ricordiamo ha una sorella più grande, Nadine classe 2007, pure lei nel Gruppo Giovani, ma c’è anche la piccolina di famiglia Julia) ha vinto la FIS NJR di slalom a Dobbiaco, battendo nientemeno che Sophie Mathiou e Francesca Carolli, ma a Semmering disputerà solo il gigante come primo approccio in Coppa del Mondo.

Lo slalom sulla “Panorama”, invece, vedrà protagonista D’Antonio che il suo percorso FIS lo ha approcciato da poche settimane, impressionando tutti con quelle prime due gare tra i pali stretti a Schilthorn, vinte dominando con pettorali altissimi, cominciando ad abbassare i suoi punti FIS approcciando, pure la campana in Colorado assieme all’altoatesina, le tre gare tecniche di Nor-Am Cup dove ha ottenuto un 11° e un 13° posto in gigante, uscendo invece in slalom. La scorsa settimana, il timbro tra le porte larghe all’Alpe Lusia in un gigante FIS NJR, poi domenica 21 l’ultimo impegno prima di Semmering (nel frattempo si è allenata con alcune compagne, tra cui Peterlini, sulla “Aloch” a San Giovanni di Fassa), con la 7^ piazza (proprio appena davanti a Trocker) nello slalom di Dobbiaco, organizzato dal Kronplatz Racing Center, vinto da Giulia Valleriani che sta comandando la classifica di specialità in Coppa Europa e che vedremo domenica in Bassa Austria.

“Il mio modello è sempre stata Mikaela Shiffrin, per la sua capacità di essere resiliente. La mia strada sembra semplice, ma è stata molto impegnativa: sono testarda e non mollo mai”, raccontava nelle scorse settimane D’Antonio, che domenica vivrà una gara speciale anche perché il suo riferimento, appunto la campionissima statunitense, sarà poco prima di lei al cancelletto e di nuovo da favorita.

“Inizia un nuovo percorso per Giada - ha dichiarato ieri Antonio Barulli, presidente del Comitato Campano-Pugliese della FISI - Continueremo a supportarla facendo tutti il tifo per lei, è la seconda atleta del nostro comitato, dopo Francesca Carolli, che arriva in Coppa del Mondo”.

Dalla Campania all’Alto Adige, il futuro azzurro ha mille sfaccettature e due volti che a Semmering gli appassionati cominceranno a conoscere. E attenzione, perché è tutt’altro che impossibile pensare di vedere Anna e Giada qualificarsi alla 2^ manche. Anche se dipenderà da molti fattori, le chances sono concrete.

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