Andrea Ballerin: "L’obiettivo della stagione è entrare nei primi 30 di Coppa del Mondo"

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Andrea Ballerin: "L’obiettivo della stagione è entrare nei primi 30 di Coppa del Mondo"

Intervista ad Andrea Ballerin che rienterà nel gigante di Beaver Creek dopo l'infortunio al ginocchio destro procuratosi durante un allenamento a Saas Fee.

Ha conquistato il posto fisso in Coppa del Mondo grazie ad una grande stagione disputata lo scorso anno in Coppa Europa. Andrea Ballerin, gigantista della squadra azzurra, quest’anno era pronto per affrontare al meglio le gare, ma lo scorso mese un ennesimo infortunio, la rottura parziale del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, ha rallentato quelli che erano i suoi obiettivi per la stagione 2019/2020.

Come ti senti dopo l’infortunio al ginocchio destro?

Ora mi sento bene, c’è ancora tanto lavoro da fare per essere al 100%, però il ginocchio sta rispondendo bene. Sono molto contento. Sono tornato sugli sci, ho fatto 4 giorni di allenamento di cui il primo giorno in campo libero. Sarò sicuramente al cancelletto di partenza del gigante di Beaver Creek. Andrò in America a fare allenamento insieme alla squadra.

Prima dell’infortunio, come erano andati gli allenamenti quest’estate?

Ero molto carico, venivo da una buona stagione in Coppa Europa. Non vedevo l’ora di iniziare con le prime gare. Purtroppo c’è stato questo inconveniente. Per fortuna sono riuscito a saltare una sola gara, però bisogna vedere come riuscirò ad arrivare a Beaver Creek. Ci vuole sempre un po’ di tempo per ritrovare la forma sugli sci. Saltando un mese e mezzo, si perde tanto.

Gli obiettivi sono cambiati rispetto a prima che avessi l’infortunio?

Gli obiettivi al momento non sono cambiati, sono solo più difficili da raggiungere. Il mio obiettivo è ed era quello di finire la stagione nei primi 30 di Coppa del Mondo. Voglio cercare assolutamente di prendere parte alle Finali di Cortina. Sarà più difficile raggiungerlo perché ho già una gara in meno e bisogna vedere se riesco subito a tornare in forma. So che sarà tosta, ma ci sto lavorando.

Hai ottenuto il posto fisso in Coppa del Mondo all’età di 30 anni. Cosa è mancato prima per fare il salto di qualità?

Sicuramente ci sono state determinate cose che non sono andate come avrei sperato. Come anche Marcel Hirscher ha fatto notare quando si è ritirato, la questione infortuni è sempre un problema. Io ho subìto tre operazioni alle ginocchia e diversi altri infortuni. Non è stato facile, ogni infortunio ti fa perdere tanto tempo e bisogna partire sempre da capo. Ci sono stati anche altri fattori, Per esempio quando sono entrato nei 30 in alcune gare di Coppa del Mondo  e poi alle gare dopo non ho preso punti, mi sono demoralizzato anziché tenere duro.

Sei un atleta che, nonostante tutto, negli anni passati non ha mollato. Spesso ti sei allenato a spese tue…

Sì, penso di essere l’atleta che ha fatto più anni di “interesse nazionale”. Mi sono allenato a spese mie e non è stato facile. Per fortuna la Polizia mi ha aiutato tanto, senza di loro non sarei dove sono adesso. Non ho mai mollato proprio perché ho sempre creduto nella possibilità di far bene. Se un atleta ha alle spalle un corpo militare, come ad esempio le Fiamme Oro, che ti può aiutare, allora si riesce ad allenarsi bene anche fuori squadra, altrimenti diventa complicato.

Nella tua carriera non hai mai partecipato a rassegne come Mondiali e Olimpiadi. I Mondiali di Cortina 2021 potrebbero essere un’occasione?

 Mi piacerebbe tanto partecipare a una rassegna iridata, sarebbe un sogno andarci visto che non ho mai partecipato. Ma al momento non posso dire che è uno dei miei obiettivi.  So che è dura, quindi adesso devo pensare astagione per stagione. Riuscire ad entrare nei 30 e poi dopo nei 15.

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