Akira Sasaki sorprende ancora: a 44 anni vince la qualificazione interna per tornare in Coppa Europa a Levi

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Akira Sasaki sorprende ancora: a 44 anni vince la qualificazione interna per tornare in Coppa Europa a Levi

Lo slalomista giapponese, tre volte a podio in CdM (ricordate quella folle rimonta a Wengen nel 2003, alle spalle di Giorgio Rocca?), è tornato a gareggiare nel 2022 e, dopo un ultimo inverno tra FIS e Far East Cup, eccolo riprendersi un pettorale per l'opening del circuito continentale, in programma venerdì 21 novembre. Milano Cortina 2026? Chissà...

Akira Sasaki è davvero infinito e capace sempre di sorprendere.

Se il suo “comeback” nell’estate 2022 (QUI puoi leggere la notizia data su NEVEITALIA, ndr) è stato poi ricco di alti e bassi, condito anche da qualche problema fisico, ecco che se nella giornata di ieri lo specialista nipponico, classe 1981, aveva annunciato di giocarsi un pass per tornare in Coppa Europa tramite una qualificazione interna con i giovani ragazzi della nazionale giapponese, il verdetto è che Akira ce l’ha fatta.

Sì, sarà al cancelletto di partenza della prima gara stagionale del circuito continentale a Levi, nella località finlandese (che il 16 novembre ospiterà anche il primo slalom di CdM) dove venerdì 21 novembre ci sarà l’appuntamento dedicato ai rapid gates, da replicare poi 48 ore più tardi a Storklinten, in Svezia.

Il grande sogno, come preannunciato tre anni fa, è la quinta partecipazione olimpica dopo quelle vissute dal 2002 al 2014, l’anno in cui Sasaki lasciò il circo bianco, con 32 primavere alle spalle e prima di decidere, oltre 8 anni e mezzo più tardi, di ripresentarsi al cancelletto.

In Coppa Europa, il veterano giapponese ha disputato la sua unica gara dal ritorno a fine 2023 in quel di Obereggen, nel 2024/25 ha disputato solo prove FIS e di Far East Cup, lui che in Coppa del Mondo ha uno storico di grande peso per la realtà del Sol Levante, se pensiamo ai tre podi in slalom partendo da quello leggendario di Wengen nel 2003, quando col pettorale 65 si inventò un numero folle per risalire sino alla seconda posizione, a soli 4 centesimi da Giorgio Rocca.

Sono poi arrivate altre due piazze d’onore, a distanza di tre anni nel 2006, a Schladming e nella “sua” Shigakogen.

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