Mondo del biathlon sotto shock: Sivert Bakken è stato trovato morto nella sua camera di albergo a Lavazé

Un autentico dramma per la famiglia del biathlon, che già aveva pianto in estate la scomparsa di Laura Dahlmeier.

I motivi sono completamente differenti, ma ugualmente tragici: Sivert Guttorm Bakken, uno degli atleti di riferimento dello squadrone norvegese, è stato trovato morto questa mattina nella sua camera di albergo a Lavazé, dove assieme ad alcuni compagni di nazionale si trovava in ritiro per lavorare già verso i primi impegni del 2026, con la Coppa del Mondo che ripartirà l’8 gennaio da Oberhof.

Classe 1998, Bakken aveva cominciato benissimo la stagione olimpica, ritrovando i livelli che tutti gli pronosticavano fino a quando, dopo aver vinto la sua prima gara in CdM, la Mass Start di chiusura a Oslo-Holmenkollen nel marzo 2022 (e con essa la sfera di cristallo di specialità), si era dovuto fermare a causa di una pericardite che, secondo quanto spiegato dallo stesso atleta scandinavo, era emersa in seguito alla sua vaccinazione anti covid.

Da lì sono seguiti due anni difficilissimi, prima del ritorno nel 2024/25 a livello di IBU Cup e poi, poche settimane fa, il buonissimo opening di Oestersund; nel momento più complicato della sua carriera, Sivert raccontava che lo stimolo dei Giochi Olimpici di Milano Cortina (lui che non aveva partecipato a Pechino 2022), ma soprattutto dei campionati del mondo del 2029 nello stesso tempio di Holmenkollen dove trionfò, l’aveva portato a tenere duro.

Stasera dalle 21.00, nella sua Lillehammer si terrà una veglia funebre aperta al pubblico, mentre la Norwegian Biathlon Association, tramite il segretario generale ad interim Emilie Nordskar, ha spiegato come “i nostri pensieri siano tutti in questo momento per la famiglia di Sivert, stiamo collaborando con le autorità italiane sul posto e sappiamo solo del ritrovamento del suo corpo nella camera di hotel a Lavazé”.