Sapporo è nei guai e sospende temporaneamente la sua candidatura alle Olimpiadi 2030

Olimpiadi invernali 2030: entro la prossima primavera potrebbe essere annunciata la sede ospitante
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Sapporo è nei guai e sospende temporaneamente la sua candidatura alle Olimpiadi 2030

Lo scandalo di corruzione di Tokyo 2020 pone in una situazione sempre più complicata l'organizzazione nipponica: il futuro del progetto è avvolto in un alone di mistero.

I Giochi Olimpici Invernali del 2030 vanno verso una direzione nebulosa nella scelta della località che ospiterà l'edizione post Milano Cortina 2026. Dal Giappone non arrivano buone notizie, visto che Sapporo ha deciso di sospendere temporaneamente la propria candidatura.

Il vero motivo di tale decisione è legato allo scandalo di corruzione che avvolge le Olimpiadi di Tokyo 2020, con Haruyuki Takahashi, membro esecutivo del consiglio per i Giochi estivi nella capitale nipponica, accusato di aver ricevuto tangenti da funzionari di alcune società e in custodia da agosto. Si tratta, tra l'altro, di un ex dirigente del colosso pubblicitario Dentsu che ha sponsorizzato le Olimpiadi poi ospitate nel luglio 2021.

Katsuhiro Akimoto, sindaco della città candidata per il 2030, ha dichiarato che Sapporo non abbandonerà il progetto, ma lo metterà in "pausa" con l'obiettivo di avere un'edizione olimpica pulita. Rivedendo l'offerta per cercare di ottenere maggior fiducia, l'organizzazione conta di concludere i nuovi piani della candidatura nella primavera del 2023 e quindi proporre un referendum per avere il sostegno della popolazione.

Si tratta certamente di un duro colpo per la città che ospitò le Olimpiadi Invernali del 1972 e veniva data quale netta favorita per il bis nel 2030; con Vancouver e Barcellona ormai ritirate, sale in cattedra Salt Lake City, la quale ha annunciato di voler puntare al 2034 per non avere problemi di sponsorizzazioni con Los Angeles che nel 2028 ospiterà i Giochi estivi, ma a questo punto potrebbe rivedere i piani.

Il CIO, lo ricordiamo, aveva prima rinviato il prossimo congresso in India da maggio 2023 a novembre 2023, per poi addirittura posticiparlo oltre il 2024 e dare così più tempo alle candidate per proporre un progetto solido che, attualmente, non si vede da nessuna parte per il 2030.

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